Un progetto è un percorso, fatto di ipotesi, ispirazioni, calcoli e verifiche, reso possibile dalla costanza e da una buona dose di impegno. Per iniziare, sviluppare e completare un progetto ci vogliono idee e concretezza, metodo e confini.

Di cosa è fatto un progetto

Le idee sono i movimenti liberi, il luogo dove abita la passione che sottende a tutto, ciò che ci dà slancio e coraggio. La concretezza viene per dare forma e realtà alla nostra ispirazione, ci aiuta a non disperdere tutte le energie nel mondo incantato delle possibilità. Poi ci sono i limiti, i confini che ci aiutano a modellare lo spazio e il tempo, che altrimenti sarebbero infiniti. In tutto questo poi ognuno ha il proprio metodo. Il mio è misto: lavoro per singole tappe progressive ma tengo sempre a mente il disegno generale, ciò che c’è stato prima e quello che verrà poi, ovvero l’anticipazione verso la quale mi sto muovendo. Perché come dice la sua etimologia, un progetto è un ponte tra noi e il mondo: viene dal latino, è composto da PRO avanti e JÀCERE gettare. Spesso abbozzo una mappa mentale delle cose da fare, con le tappe fondamentali, gli obiettivi e le criticità. Ma il segreto è sempre lo stesso: iniziare da un piccolo tassello, perché come si dice “non c’è alternativa al fare“!

Il progetto grafico

Il mio lavoro si svolge in questi territori fatti di colori e identità, tempi e consegne. Mi occupo di dare forma e valore alle richieste dei clienti attraverso progetti di comunicazione visiva o di marketing digitale. Sia che si tratti di un logo che esprima la personalità della tua azienda o di un sito web con UX ottimizzata, curo ogni aspetto del processo creativo con attenzione e professionalità. Qui trovi il mio portfolio, una selezione di progetti dal libera creativa.

Basic Days

Questo è il primo post di Basic Days, un progetto personale per parlare di me e di quello che ispira il mio lavoro di progettista grafica. Ci saranno 52 parole, come le settimane di un intero anno, concatenate tra loro e scelte per affinità, in base alle prime e ultime sillabe. In pratica, partendo dalla prima parola detta, quella successiva dovrà iniziare con l’ultima sillaba della parola precedente. Un esempio: gio-co, co-lore, re-galo, e così via.

E ora si parte, abbiamo iniziato con la parola progetto, quale sarà la prossima? A voi scoprirlo.

Buona lettura!